Archive for November, 2007

28th November
2007
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quieora e’ l’unica cosa ti possa interessare
quieora e’ la sola cosa che conti
peccato che, c’e’ tutto un rumore nevrotico ossessivo che ti porta via dal quieora
ma non c’e’ che ritornarci per ritrovarsi finalmente a casa.
c’e’ poco da fare perche’ e’ facile_difficilissimo
e’
quieora

 ‘nijen’

21st November
2007
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eppoisuccedeche verso un finale di una giornata, il mitologico primo maggio
reintrerpretato maydayano spaziopetardo piazza l’inno dell’unionesovietica
e succede che pur sentendoti ridicolo non puoi che sentirti pieno di un inno lontano
va bene, dovrei imparare a scrivere per rendere la situazione, dovrei diventare
come ungiovanescrittoreprecarioalternativonoglobalmoltitudinario, tagliarmi i capelli un po’
cosi’ avere la barbaincoltamanontroppo, gli occhialinigramscianiotroskiani e invece no
dico che l’innodell’unionesovietica, dopo aver smazzato piu’dimilleflyeretichette acqualiberamilano
dopo avercompletato la raccoltadellefiguprecarie grazie marvin x la dritta x le ultime figu ormai
senza forze mi metto a guardare ilpopoloprecariodanzante :) e vedo sorrisieocchilucenticorpimobili
vampirizzati profondatenerezza&rispetto empatico.

domani, nella citta’ della scrofalanuta, alla scighera dello stesso autore del set di foto maydayane.

bovisa in una goccia

 

18th November
2007
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Vorrei essere semplicemente perdonato e dimenticato.
Non e’ assolutamente necessario che vi ricordiate di me.
Cio’ che conta e’ che ricordiate voi stessi. La gente ha sempre
ripetuto lo stesso errore: ha ricordato
Gautama il Buddha, Gesu’ Cristo, Confucio e Krishna;
ma la cosa non e’ mai stata di alcuna utilita’.
Ecco perche’ vorrei che vi dimenticaste di me totalmene e, al tempo stesso
vorrei che mi perdonaste; perche’ vi sara’ difficile dimenticarvi di me.
Pertanto, chiedo il vostro perdono per lasciarvi in questo guaio.
Ricordati di te stesso. E non preoccuparti degli storici e di tutte
le persone nevrotiche che cercheranno di studiarmi.

Osho  

 

15th November
2007
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"Ho portato via ai sannyasin qualunque cosa li rendesse
diversi. Ho detto loro: "Ora non è più
necessario indossare vestiti bordò. Tutti i colori
sono nostri. Non c’è più bisogno di portare
un mala con la mia immagine, perché io non sono
il vostro salvatore, un profeta o un messaggero".
Non ho alcun Dio da offrirvi. Posso solo offrirvi la scienza
della comprensione di se stessi. Pertanto, dovete semplicemente
comprendere che io sono solo un amico, nulla più
di questo. Sono uno tra voi, quindi non è necessaria
alcuna adorazione e non dovete pensare a voi stessi come
parte di una collettività. Voi tutti siete individui."

 

Comments Off on the last testament
14th November
2007
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Osho,
una mia cara amica ti ha scritto una lettera dall’Occidente
chiedendo il nome da sannyasin, poi è venuta qui
prima di ricevere la risposta.
Ebbene, il nome che le è stato dato per lettera
era di un genere del tutto diverso da quello che le hai
dato qui.
Questo mi ha profondamente disturbata, perché ho
sempre pensato che il mio nome fosse il mio percorso:
l’ho usato per orientarmi, quando mi sentivo confusa.
Qual è il vero significato del nome che ci dai?


"Veera, non è altro che merda di mucca sacra!
Non lasciarti ingannare dai nomi. Siete sempre alla ricerca
spasmodica di qualcosa da afferrare, fate diventare grande
un nonnulla. I nomi che vi do assomigliano alle cose dolci
e senza senso che si dicono gli amanti: non fate tanto
rumore per nulla.
In realtà, una volta che vi ho dato il nome, non
ritornate a chiedermi il suo significato perché
me lo dimentico. È solo in quel momento che ci
creo intorno il significato; poi, come faccio a ricordarmene?
Devo aver dato più di trentamila nomi.
Un nome è solo un nome. Voi siete senza nome. Nessun
nome vi definisce, nessun nome vi può circoscrivere;
sono solo etichette utili per essere usate, pratiche,
non hanno niente di spirituale. Ma visto che io presto
così tanta attenzione al vostro nome e ve lo spiego,
voi ci rimanete agganciati. Questo è solo il mio
modo di inondarvi della mia attenzione, nient’altro; è
solo il mio modo di mostrarvi il mio amore, nient’altro."

13th November
2007
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milano, metropolitana 2 stazione cadorna ore 18.30
e proprio in un tal casino che puoi capire se sei presente, se sei centrato in meditazione.
ho iniziato a concentrarmi sul respiro, e camminare pienamente piano. osservavo me e tutto quello che si muoveva frettolosamente distratto.
in mezzo a gente ‘concentrata’ sempre a guardare lo stesso percorso che li porta dalla timbratura del biglietto alla pensilina del treno, io precedevo lentamente centrato sul mio respiro?
il risultato? du-tre crash con gente frettolosa che forse non ha neanche percepito che ci siamo scontrati.
credo che lo rifaro’ e invito a farlo anche a voi…
lanciamo un nuovo style coooooooooolmetropolitano
la crash meditation.

7th November
2007
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Io sono stato un diverso tutta la vita – rispetto alla mia famiglia, alla
mia religione, al mio paese – e ne ho sempre ricavato immensa gioia, perché
essere un estraneo significa essere un individuo.

Adattarsi all’ordine costituito significa perdere la
propria individualità, che è tutto il tuo mondo. Nel momento in cui
accetti compromessi e perdi la tua individualità, hai perso tutto. Ti sei suicidato Le persone che si sono integrate nel mondo sono persone che hanno distrutto se stesse.