autosauria

3rd September
2007
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in realta' pare che la velocita' raggiungesse i 130 (in pieno centro cittadino)
ma si sa, il problema non e' la velocita', perche' continuano a vessare rispettabili cittadini che velocemente devo raggiungere le proprie mete quotidiane??? mentre in giro si sa e' pieno di rincoglioniti che non sanno guidare…cosa vogliono da me???
io questa solfa l'ho sentita parecchie volte…sicuramente l'avra' cantata lo 'sfortunato' driver, che ha centrato ben 2 birilli…

(dal corsera on-line)
 

Auto a 130 all'ora travolge due ciclisti L'incidente alle 17.30 in via Francesco Sforza. La macchina si è schiantata contro un portone. I testimoni: un pazzo al volante
   
L'incrocio attraversato a gran velocità. La sbandata sotto gli occhi atterriti dei tanti passanti. L'auto che si ribalta dopo essere saltata sul cordolo della corsia preferenziale. E l'impatto contro due ciclisti, finiti poi sotto le ruote della macchina e trascinati per una decina di metri. Fino a quando la vettura si è schiantata contro il muro, dopo aver abbattuto quattro archetti di ferro sul marciapiedi e una Vespa parcheggiata. L'investitore ha rischiato di essere picchiato da alcuni cittadini. Un passante gli ha messo persino le mani attorno al collo: «Sei un pazzo, dovrebbero toglierti la patente a vita».
I vigili del fuoco hanno dovuto utilizzare la fiamma ossidrica per estrarre dalle lamiere i corpi dei due ciclisti, ricoverarti in condizioni molto gravi. Per circa tre ore il traffico e i mezzi pubblici (94 e 77) sono stati deviati. L'incidente ha avuto il suo epilogo verso le 17.30 in via Francesco Sforza, subito dopo l'incrocio con corso di Porta Romana, in pieno centro, e avrebbe potuto avere conseguenze più gravi: a quell'ora nella zona c'erano diverse persone. M.B., 33 anni, di Milano, è alla guida della sua Ford Fiesta scura. Percorre via Santa Sofia in direzione largo Augusto. Secondo i vigili urbani e due ragazze che lo hanno visto sfrecciare proprio davanti agli occhi, M.B. attraversa l'incrocio con corso di Porta Romana ad oltre 100 chilometri all'ora, forse di più.
Il semaforo è verde e lui non rallenta. L'auto sbanda sul dosso e sui binari del tram. M.B. perde il controllo della vettura. Sale sul cordolo della corsia preferenziale per i mezzi che percorrono via Francesco Sforza in senso contrario. Carambola, si mette su un fianco, travolge due ciclisti in sella a mountain-bike, un uomo di 69 anni e una donna di 53. Li arrota e finisce sul marciapiede, abbattendo tre archetti di ferro e uno scooter. La folla corsa si conclude con uno schianto pauroso contro il muro di un edificio, davanti all'ingresso del civico 43. Poi, i momenti di tensione, la corsa contro il tempo per estrarre i ciclisti dalle lamiere contorte e trasportarli in ospedale: l'uomo al Policlinico e la donna al Fatebenefratelli. L'investitore, in lacrime, viene accompagnato al pronto soccorso del Policlinico: le sue condizioni non sono gravi.
Michele Focarete
03 settembre 2007

Comments Off on io correvo a cento all’ora…
21st August
2007
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PALERMO – Ieri notte stava guidando la propria macchina, in via Francesco Crispi, di fronte al
porto di Palermo. Poi, a un certo punto, un giovane di 25 anni, M.G., ha notato sul parabrezza
uno strano e sgradito ospite, un piccolo serpente. Quando l'uomo ha tentato di rimuoverlo, il
rettile lo ha morso alla mano destra. Così il protagonista della vicenda è finito in ospedale.

Al giovane non è bastato il fazzoletto utilizzato per catturare il serpente. La protezione non è
servita ad evitargli il morso. Così ha chiesto aiuto ai carabinieri, che l'hanno trasportato
all'ospedale Buccheri-La Ferla, dove è stato medicato e trattenuto in osservazione un paio
d'ore. Giudicato fuori pericolo, l'uomo è stato dimesso senza alcuna prognosi.

Il rettile, invece, lungo circa 20 centimetri e di colore scuro, è stato preso in custodia dai
carabinieri, per poi essere consegnato alla Forestale. Toccherà infatti a questo corpo della
Polizia stabilire la razza del serpente ed eventualmente rimetterlo in libertà in una riserva
protetta.

17th August
2007
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Aci, troppi "furbetti del volante" prima causa di stress per chi guida 

Un sondaggio rivela che gli automobilisti scorretti e maleducati
preoccupano gli italiani. Unica terapia più pattuglie e controlli

ROMA – Sorpassano a destra, accecano con i fari, suonano il clacson appena scatta il verde, si incollano dietro l'auto tentando sorpassi azzardati e rischiosi. La scorrettezza e l'aggressività, tipica di un gran numero di automobilisti, preoccupa e innervosisce gli italiani al volante più del traffico e delle multe. Ribattezzati "furbetti del volante", sono in testa al sondaggio condotto dall'Automobile Club d'Italia (Aci) sulle dieci cause principali che provocano stress agli automobilisti. E secondo l'Aci, l'unica terapia efficace contro questa forma di stress consiste in una maggiore presenza delle pattuglie delle forze dell'ordine come deterrente contro i comportamenti scorretti e pericolosi alla guida.

La causa più diffusa di stress alla guida è infatti la presenza di conducenti "furbi" o "scorretti". "I furbetti del volante" sono coloro che appunto sorpassano a destra, non rispettano la distanza di sicurezza, procedono a zig-zag nel traffico, lampeggiano continuamente e suonano il clacson. Questa categoria di conducenti rappresenta per il 52 per cento degli automobilisti un fattore di forte disagio oltre che di pericolo.

L'insofferenza crescente verso la maleducazione alla guida degli altri conducenti, più che per un imprevisto come un guasto o un piccolo incidente, è una ulteriore dimostrazione di come la sicurezza e la tranquillità di quanti si mettono al volante in questi giorni vadano perseguite soprattutto sul piano della prevenzione e della formazione di una sana cultura della guida.

Il sondaggio dell'Aci evidenzia, infatti, che il timore di una multa (stressa un conducente su dieci) o di un piccolo incidente (uno su 14) sono cause quasi accessorie dello stress alla guida. La maggior parte degli automobilisti vive, invece, con forte preoccupazione i comportamenti aggressivi e scorretti degli altri.

L'Aci sottolinea, quindi, come "solo la presenza visibile e tangibile di una pattuglia delle Forze dell'Ordine, finalizzata alla prevenzione prima ancora che alla repressione, sia un efficace deterrente per ogni comportamento pericoloso e non conforme al Codice della Strada".

Le altre cause di stress al volante sono il traffico e le code, la carenza dei parcheggi, improvvisi guasti meccanici, rischio di una multa, cantieri e "lavori in corso", rifornimento di carburante, piccolo incidente, pedaggio autostradale, necessità di un carro attrezzi.