Urbanistica

11th October
2007
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Non fare la schiappa
adotta uno schioppa

:: Alcune testimonianze
Silvano:
Quando lo abbiamo intervistato non aveva ancora
conosciuto il suo padoaschioppa con la quale avrebbe
trascorso il suo tempo: “Penso che parlerò
tanto con lui…” ci ha detto, “da come me
l’hanno descritto, credo sia un signore
molto aggiornato, che vive questi tempi, che
usa internet e ama i giovani volenterosi
andrò da lui per parlare e dialogare… Vedremo
poi cosa fare insieme…”.

Silvia:
“era tanto tempo che desideravo
provare un’esperienza di volontariato…mi
incuriosisce la possibilità di poter fare
qualcosa che abbia importanza per la
comunità in cui vivo, specialmente per
persone che vivono momenti di difficoltà…

“Adotta un padoaschioppa
è una grossa oppurtunità per i Comuni
… è un modo per creare una leva
civile che coinvolge i Giovani nel porgere
aiuto volontario e non remunerato alle
persone in difficoltà…

“Ovviamente…” concludono gli
educatori “chiunque abbia
voglia di mettersi in gioco e di attivarsi per
questo progetto può chiamare direttamente i
Centri o gli sportelli del Mai solo
del Comune di residenza…”

 

13th September
2007
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Straordinaria iniziativa di un comune teutonico, per una migliore conviviabilita'
viene ideato e messo in opera lo spazio condiviso. Pedon-ciclisti&mezzi a motore.
Tutti insieme appassionatamente. Neanche la massa critica si era pensata una cosa
del genere, tenete d'occhio le citta' dell'esperimento, vedremo che succedera'

Via i semafori contro gli incidenti
La città tedesca di Bohmte adotta una strategia originale per contrastare gli incidenti: eliminare
le segnalazioni di stop
    
BERLINO – Il semaforo ha ormai le ore contate. Almeno nella città tedesca di Bohmte, dove da
oggi converrà tenere gli occhi ben aperti. Che siate un pedone o un automobilista non fa
differenza: non troverete luci verdi o rosse, né segnali di stop a guidare i vostri spostamenti
nel centro. Solo un indifferenziato «spazio condiviso».
VIA I SEMAFORI – L’obiettivo, a prima vista paradossale, è infatti quello di ridurre
drasticamente il traffico e il numero di incidenti. Per ottenerlo la giunta comunale ha deciso, a
partire da oggi, di eliminare completamente semafori e indicazioni di stop. Le 13.500 vetture
che transitano quotidianamente per queste strade dovranno vedersela, faccia a faccia, con i
pedoni. L’idea, che agli abitanti delle città italiane più caotiche può apparire folle, nasce da un
ingegnere olandese, Hans Monderman, ed è appoggiata dall’Unione europea, che coprirà metà
degli 1,2 milioni di euro necessari per fare piazza pulita dei tradizionali segnali di regolazione
del traffico.
UNO SPAZIO CONDIVISO – Alla base del progetto sta la filosofia dello spazio condiviso, un
approccio urbanistico in cui si vuole mettere sullo stesso piano pedoni, ciclisti e automobilisti,
responsabilizzando i singoli cittadini. L’eliminazione dei semafori e degli alt obbliga tutti i
protagonisti della strada a guidare con più cautela, e soprattutto a cercare il contatto visivo, a
guardarsi intorno e negli occhi costantemente. Nessuno potrà affidarsi ciecamente a un
segnale di via libera o di stop, ma dovrà negoziare le proprie mosse tenendo conto degli altri.
Anche perché è ormai assodato che la presenza di semafori, di strisce e simili segnali di per sé
non salvaguarda da incidenti.
FUNZIONERA’? – Una filosofia che è già stata applicata nella città olandese di Drachten – da
cui sono scomparsi addirittura i marciapiedi – e a cui sta pensando anche un comune a nord di
Berlino, Fuerstenberg/Havel. Forte di queste esperienze, il sindaco di Bohmte Klaus
Goedejohann è ottimista: «Il traffico non sarà più dominante». Ma non tutti sembrano
convinti: «Solo perché ha funzionato in Olanda non è detto che funzioni anche qui», ha
commentato Werner Koeppe, uno specialista dell’Istituto sul traffico di Berlino. La prova del
nove consisterebbe probabilmente nel testarlo in Italia.

Carola Frediani (repubblica.it)
12 settembre 2007

28th August
2007
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piove acqua calda col sole
viale morgantini/selinunte

piove acqua calda col sole
martiri d'italia??- anpi

via micene – bar

viale?? tracia scrostato

edilizia popolare 

piove acqua calda col sole

Comments Off on deriva
22nd August
2007
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mi_l'an0zero.

Nulla solo mi_l'an0zero. Nessuna storia, zero radici, no relazioni. Zero Solo Zero.
Milano farina 00 ;)

28th July
2007
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«Sì, è vero, ho sparato io a un colonnello fascista che mandava in
Germania gli operai della Caproni. Negli attacchi usavo sempre due
pistole. Arrivavo e ripartivo con la bicicletta. L'ho fatto per più di
cento azioni. Avevo una paura terribile. La cosa che mi spingeva
all'azione, era la certezza e la sicurezza della causa per la quale mi
battevo. Dico oggi: una specie di “alta e giusta moralità della guerra
di Resistenza”. Ero anche un grande ottimista e lo sono anche oggi che
Berlusconi imbarca i fascisti nel governo»
. Giovanni Pesce, medaglia d'oro ed eroe della Resistenza, aal congresso de l'Anpi di Chianciano, con Maria Cervi e la partigiana Walkiria.

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=67790 

17th July
2007
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basterebbe poco
forse
visioni singolari
e serali
per pensarsi un piano antismog
ma forse tutto questo e' per altri posti
altre citta'/civilta'
intanto alcuni anni fa, non tanto lontani
ridendo e scherzando qualcuno si penso' un piano antismog
 
 
forse non c'era l'attenzione giusta,
forse mancavano interlocutori istituzionali
forse era l'unico piano antismog razionale
forse
dovremmo ancora aspettare settimane ecologiche
promozionate dal comune e dalla provincia
per risolvere un problema
quando la soluzione e' gia' data.
 
Comments Off on milano piano antismog
14th June
2007
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quarant'anni dopo la visionaria proposte cittadina dei provos ad amsterdam, vi ricordate il piano delle 20mila biciclette bianche che avrebbero dovuto invadere amsterdam e permettere una gratuita gioiosa e benefica circolazione, parigi ci ri-prova.

 

 

Certo queste biciclette non sono bianche e neppure completamente gratuite, sono utilizzabili per tutto il giorno alla ragionevole cifra di un euro (abbonamento annuale 29euro). Sono il frutto di una pianificazione intelligente di stampo istituzionale, ma certo sono a quanto ne possiamo sapere il tentativo piu' alto per incrementare il traffico a' velo.

Entro luglio 10.600 bici, entro fine anno 1.451 stazioni disseminate in tutta la città. Delanoe punta a ridurre il 40% del traffico ad idrocarburi

questa la galleria di immagini http://www.repubblica.it/2006/12/gallerie/ambiente/parigi-bici/1.html 

 

26th May
2007
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La via Emilio de Marchi a Milano collega il vecchio quartiere di Greco con la Bicocca dove è stato realizzato il più grande intervento di trasformazione urbanistica in Italia e secondo in Europa solo dopo a quello di Berlino
…sticazzi!!! [n.d.r].
Venendo dal centro di Milano in direzione periferia la pista ciclabile termina inesorabilmete
contro il muretto che delimita il ponte sulla ferrovia…
che fare ? proseguire per un breve tratto di marciapiede,
evitando con astuto tempismo i passaggeri che scendono alla fermata dell'autobus,
col rischio di incorrere nei trentaseineuri di multa delle Galline Bianche?
e perchè allora non gettarsi direttamente con un doppio carpiato sulle rotaie sottostanti?
Contro la tecnica di mirabolanti progettisti e di amministratori cagati d'ingegno, libera la tua fantasia, usa i tuoi superpoteri!Da oggi con l'apposita ciambella di salvataggio a disposizione potrai salvarti dalle Galline Bianche in agguato
tuffandoti direttamente nel traffico, percorrendo in tutta sicurezza il tratto contromano sulla carreggiata,
superando l'autobus alla fermata , saltando con un doppio carpiato le auto che ti vengono incontro!

In bici siamo tutti supereroi, non dimenticarlo!
In bici, nonostantetutto, sfrontatamente felici

mmmh…ma se ci si schiantasse contro il muretto?? una strada interrotta non andrebbe segnalata??
potremmo fare una massa dove ci si spiaccica in un centianaio contro il muretto, poi chiediamo i danni al comune
[ipotesi della redazione]

[servizio fotografico] 

22nd May
2007
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(ANSA) MILANO, 21 MAG – Multe da 36 euro per i ciclisti che circolano sui marciapiedi di Milano. I vigili sono stati invitati a non tollerare piu' questa infrazione. La circolare fa riferimento ad 'un fenomeno in costante aumento che ha provocato numerose segnalazioni ed esposti da parte della cittadinanza. ''Fino ad ora – spiega Roberto Miglio, delegato Rsu della Polizia locale – l'indicazione era sostanzialmente quella di chiudere un occhio. Ora, il cambio di marcia'.

Chiamiamo oggi Galline Bianche, le donne e gli uomini con l'uniforme della polizia municipale

Piano delle Galline Bianche

– DISARMO: chiediamo che la polizia venga disarmata
– LAVORO SOCIALE: Le galline bianche saranno incaricate di distribuire cerotti, bende e medicinali nelle situazioni di emergenza.  Preservativi,  e  siringhe  pulite.  Test  per  verificare i  principi attivi  delle sostanze stupefacenti.
– RIORGANIZZAZIONE: Le forze di polizia della citta' di Milano dovranno essere riorganizzate, in modo tale da essere sotto la giurisdizione del Consiglio municale e non del sindaco. Per quanto riguarda il suo corportamento, ogni gallina bianca dovra' giustificare il suo operato davanti a speciali commissioni.
– DOTAZIONE: la gallina bianca sara' dotata di bicicletta e uniforme bianca e sara' incaricata di portare le bici rotte dal ciclista per farle riparare; qui trovera' dei meccanici amatoriali e fai da te in grado di dipingere e aggiustare le biciclette come parte del loro programma di creazione e ricreazione.
– UNIFORME:  la gallina bianca e' vestita con un'uniforme bianca, simbolo della sua funzione sociale. la gallina bianca simboleggia la dolce (r)evoluzione delle relazioni sociali

 

 

 

 

 

 

 

 

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