Aci, troppi "furbetti del volante" prima causa di stress per chi guida
Un sondaggio rivela che gli automobilisti scorretti e maleducati
preoccupano gli italiani. Unica terapia più pattuglie e controlli
ROMA – Sorpassano a destra, accecano con i fari, suonano il clacson appena scatta il verde, si incollano dietro l'auto tentando sorpassi azzardati e rischiosi. La scorrettezza e l'aggressività, tipica di un gran numero di automobilisti, preoccupa e innervosisce gli italiani al volante più del traffico e delle multe. Ribattezzati "furbetti del volante", sono in testa al sondaggio condotto dall'Automobile Club d'Italia (Aci) sulle dieci cause principali che provocano stress agli automobilisti. E secondo l'Aci, l'unica terapia efficace contro questa forma di stress consiste in una maggiore presenza delle pattuglie delle forze dell'ordine come deterrente contro i comportamenti scorretti e pericolosi alla guida.
La causa più diffusa di stress alla guida è infatti la presenza di conducenti "furbi" o "scorretti". "I furbetti del volante" sono coloro che appunto sorpassano a destra, non rispettano la distanza di sicurezza, procedono a zig-zag nel traffico, lampeggiano continuamente e suonano il clacson. Questa categoria di conducenti rappresenta per il 52 per cento degli automobilisti un fattore di forte disagio oltre che di pericolo.
L'insofferenza crescente verso la maleducazione alla guida degli altri conducenti, più che per un imprevisto come un guasto o un piccolo incidente, è una ulteriore dimostrazione di come la sicurezza e la tranquillità di quanti si mettono al volante in questi giorni vadano perseguite soprattutto sul piano della prevenzione e della formazione di una sana cultura della guida.
Il sondaggio dell'Aci evidenzia, infatti, che il timore di una multa (stressa un conducente su dieci) o di un piccolo incidente (uno su 14) sono cause quasi accessorie dello stress alla guida. La maggior parte degli automobilisti vive, invece, con forte preoccupazione i comportamenti aggressivi e scorretti degli altri.
L'Aci sottolinea, quindi, come "solo la presenza visibile e tangibile di una pattuglia delle Forze dell'Ordine, finalizzata alla prevenzione prima ancora che alla repressione, sia un efficace deterrente per ogni comportamento pericoloso e non conforme al Codice della Strada".
Le altre cause di stress al volante sono il traffico e le code, la carenza dei parcheggi, improvvisi guasti meccanici, rischio di una multa, cantieri e "lavori in corso", rifornimento di carburante, piccolo incidente, pedaggio autostradale, necessità di un carro attrezzi.
Colti in flagranza di reato gli impedirei per un lunghissimo periodo di guidare mezzi a motore.
Poi li obbligherei a servizi civili, come l’assitenza a persone rese invalide da comportamenti incauti e incoscenti.
Ma per fare questo occorre una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio e con un altissimo senso della giustizia.
Gli autovelox sono un modo per togliere soldi ma non fanno prevenzione.
Chi si può permettere auto potenti e se ne frega delle regole ha una percezione del vivere civile che non si ferma con delle semplici multe.
scusate lo sfogo
nel nuovo post puoi trovare alcune ‘soluzioni’ al problema, lo distribuimmo in massa alcuni anni fa, tragicamente accora attuale.