piove acqua calda col sole
viale morgantini/selinunte
piove acqua calda col sole
martiri d'italia??- anpi
via micene – bar
viale?? tracia scrostato
edilizia popolare
piove acqua calda col sole
mi_l'an0zero.
Nulla solo mi_l'an0zero. Nessuna storia, zero radici, no relazioni. Zero Solo Zero.
Milano farina 00 ;)
PALERMO – Ieri notte stava guidando la propria macchina, in via Francesco Crispi, di fronte al
porto di Palermo. Poi, a un certo punto, un giovane di 25 anni, M.G., ha notato sul parabrezza
uno strano e sgradito ospite, un piccolo serpente. Quando l'uomo ha tentato di rimuoverlo, il
rettile lo ha morso alla mano destra. Così il protagonista della vicenda è finito in ospedale.
Al giovane non è bastato il fazzoletto utilizzato per catturare il serpente. La protezione non è
servita ad evitargli il morso. Così ha chiesto aiuto ai carabinieri, che l'hanno trasportato
all'ospedale Buccheri-La Ferla, dove è stato medicato e trattenuto in osservazione un paio
d'ore. Giudicato fuori pericolo, l'uomo è stato dimesso senza alcuna prognosi.
Il rettile, invece, lungo circa 20 centimetri e di colore scuro, è stato preso in custodia dai
carabinieri, per poi essere consegnato alla Forestale. Toccherà infatti a questo corpo della
Polizia stabilire la razza del serpente ed eventualmente rimetterlo in libertà in una riserva
protetta.
sei bloccato in un ingorgo gigantesco e stai dando fuori di testa?
gli ausiliari del traffico popolano i tuoi incubi?
alla vista di un semaforo rosso ti incazzi come un toro??
ti stai trasformando in un serial killer?
fermo!
prima che Paolo Crepet parli di te a Porta a Porta devi trovare un
rimedio no, non fissare l'appuntamento con quel dottore la' tanto
bravo, risparmia sull'analista!!!
l'analista non serve e nemmeno gli psicofarmaci, ti svelero' un
segreto: non sei fatto per stare chiuso ore e ore dentro una
scotoletta metallica.
evadi dall'auto usa la bici ti sentirai meglio, piu' libero e piu'
bello criticalmass contro il logorio della vita moderna terapia di
gruppo ogni giovedì piazza dei mercanti milano ore 21,30
Aci, troppi "furbetti del volante" prima causa di stress per chi guida
Un sondaggio rivela che gli automobilisti scorretti e maleducati
preoccupano gli italiani. Unica terapia più pattuglie e controlli
ROMA – Sorpassano a destra, accecano con i fari, suonano il clacson appena scatta il verde, si incollano dietro l'auto tentando sorpassi azzardati e rischiosi. La scorrettezza e l'aggressività, tipica di un gran numero di automobilisti, preoccupa e innervosisce gli italiani al volante più del traffico e delle multe. Ribattezzati "furbetti del volante", sono in testa al sondaggio condotto dall'Automobile Club d'Italia (Aci) sulle dieci cause principali che provocano stress agli automobilisti. E secondo l'Aci, l'unica terapia efficace contro questa forma di stress consiste in una maggiore presenza delle pattuglie delle forze dell'ordine come deterrente contro i comportamenti scorretti e pericolosi alla guida.
La causa più diffusa di stress alla guida è infatti la presenza di conducenti "furbi" o "scorretti". "I furbetti del volante" sono coloro che appunto sorpassano a destra, non rispettano la distanza di sicurezza, procedono a zig-zag nel traffico, lampeggiano continuamente e suonano il clacson. Questa categoria di conducenti rappresenta per il 52 per cento degli automobilisti un fattore di forte disagio oltre che di pericolo.
L'insofferenza crescente verso la maleducazione alla guida degli altri conducenti, più che per un imprevisto come un guasto o un piccolo incidente, è una ulteriore dimostrazione di come la sicurezza e la tranquillità di quanti si mettono al volante in questi giorni vadano perseguite soprattutto sul piano della prevenzione e della formazione di una sana cultura della guida.
Il sondaggio dell'Aci evidenzia, infatti, che il timore di una multa (stressa un conducente su dieci) o di un piccolo incidente (uno su 14) sono cause quasi accessorie dello stress alla guida. La maggior parte degli automobilisti vive, invece, con forte preoccupazione i comportamenti aggressivi e scorretti degli altri.
L'Aci sottolinea, quindi, come "solo la presenza visibile e tangibile di una pattuglia delle Forze dell'Ordine, finalizzata alla prevenzione prima ancora che alla repressione, sia un efficace deterrente per ogni comportamento pericoloso e non conforme al Codice della Strada".
Le altre cause di stress al volante sono il traffico e le code, la carenza dei parcheggi, improvvisi guasti meccanici, rischio di una multa, cantieri e "lavori in corso", rifornimento di carburante, piccolo incidente, pedaggio autostradale, necessità di un carro attrezzi.
«Sì, è vero, ho sparato io a un colonnello fascista che mandava in
Germania gli operai della Caproni. Negli attacchi usavo sempre due
pistole. Arrivavo e ripartivo con la bicicletta. L'ho fatto per più di
cento azioni. Avevo una paura terribile. La cosa che mi spingeva
all'azione, era la certezza e la sicurezza della causa per la quale mi
battevo. Dico oggi: una specie di “alta e giusta moralità della guerra
di Resistenza”. Ero anche un grande ottimista e lo sono anche oggi che
Berlusconi imbarca i fascisti nel governo». Giovanni Pesce, medaglia d'oro ed eroe della Resistenza, aal congresso de l'Anpi di Chianciano, con Maria Cervi e la partigiana Walkiria.
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=67790
quarant'anni dopo la visionaria proposte cittadina dei provos ad amsterdam, vi ricordate il piano delle 20mila biciclette bianche che avrebbero dovuto invadere amsterdam e permettere una gratuita gioiosa e benefica circolazione, parigi ci ri-prova.
Certo queste biciclette non sono bianche e neppure completamente gratuite, sono utilizzabili per tutto il giorno alla ragionevole cifra di un euro (abbonamento annuale 29euro). Sono il frutto di una pianificazione intelligente di stampo istituzionale, ma certo sono a quanto ne possiamo sapere il tentativo piu' alto per incrementare il traffico a' velo.
Entro luglio 10.600 bici, entro fine anno 1.451 stazioni disseminate in tutta la città. Delanoe punta a ridurre il 40% del traffico ad idrocarburi
questa la galleria di immagini http://www.repubblica.it/2006/12/gallerie/ambiente/parigi-bici/1.html
Globale Ciclonudisti:
Giugno 2007
La Coordinatrice del Collettivo Ciclonudista (CCC) di Aragon (stato Spagnolo), invita a realizzare manifestazioni Ciclonudista nelle città di tutto il mondo, Giugno 2007, come le precedenti realizzate negli ultime 6 anni nella città di Zaragoza.
Giustizia nelle strade, è questo quello che seriamente chiediamo, con ferma convinzione, però anche con allegria, "spassandocela un po' ". Le machine ci impongono la loro legge: velocità, prepotenza, "cattivi fumi", e violenzia. Per questo spostarsi tutti i giorni in bicicletta per la città, converte il nostro movimento in un atto di disobbedienza quotidiano. Se inoltre manifestiamo in bicicletta e nudi convertiamo la disobbedienza in una protesta esemplare.
Denunciamo che le nostre strade sono state sequestrate dalle automobili che collassano le città degenerandole in luoghi ostili e pericolosi. L'automobile uccide e la sua impunità ci scandalizza. Troppi interessi delle multinazionali del petrolio e dell' automobile si mettono in discussione se solamente si parla di questo. Proponiamo un modello di città dove le persone possano recuperare il loro spazio, dove si riducano gli spostamenti e si faccia attenzione al pedone (che siamo tutti) e per i mezzi di trasporto meno inquinanti e più efficaci.
Perché in bicicletta?
La bicicletta è un mezzo di trasporto economico, salutare, ecologico e divertente. E' un simbolo di libertà, è uno strumento pratico di trasformazione sociale. Non paga tasse, non consuma carburante e non incentiva lo sviluppo distruttivo ne la guerra globale.
Perché nude/i?
Perché ci sentiamo nude/i di fronte al traffico per la mancanza di rispetto degli autisti e la negligenza dei governanti. Nude/i rendiamo visibile la fragilità della nostra "carrozzeria" . Inoltre scopriamo il nostro corpo con naturalezza rompendo il pudore, smontando i tabù, rispetto al nostro corpo, imposti dalla moda e l'avarizia dell'industria tssile internazionale. In definitiva confrontiamo il traffico con il nostro corpo nudo e con la bicicletta come migliore forma di difsa della nostra dignità e del nostro modo di vivere la lotta sociale.
e vabeh, ieri ero/eravamo davanti a palazzo marino per protestare contro l'ennessima misura vessatoria anti ciclisti
ho sembre rifuggito come la peste tali assembramenti.
un po' perche' solitamente organizzato da associazioni probici che non prendono le mie simpatie
un po' perche' spesso si riducono a un manifestarsi stanco e poco passionale.
Ieri? beh alla fine piu' o meno la solita solfa, se non che c'erano un po' di massari allo sbando ma molto colorati.
In pochi e senza una particolare spesa energetica siamo riusciti comunque a bucare l'immaginario, anzi piu' che bucarlo lo abbiamo rigonfiato a modo nostro. In effetti proprio di gonfiar si tratta visto che gli splendidi salvagenti gialli hanno colorato la piazza. Il messaggio chiaro diceva…difendiamoci dallo smog e dalla moratti, un salvagente per tutti i giorni, per difendersi nel mare caotico delle strade urbane.