"Sei cio' che respiri.
Le micropolveri, granellini di pochi micron che ti entrano nei polmoni, si
mescolano nel sangue, attivano ripetutamente [ripetuta ripetuta brr brr] i
globuli bianchi finche' questi non incominciano a essere eccitati troppo
frequentemente e si sviluppano allergie.
Fumi cancerogeni vengono respirati e diffusi nell'organismo. Asma fin dalla
piu' tenera eta', e un bel cancro ai polmoni dopo.
Tu ti sbatti al lavoro finche' resti in piedi, poi ti esuberano, lasciandoti
morire nel malsano quartiere dormitorio senza servizi in cui ti hanno relegato
col tuo misero stipendio, dopo averne risucchiato avidamente tutto il
plusvalore.
Ma "loro" chi sono?
Sono i ricchi, quelli con le cui azioni spingono le speculazioni finanziarie a
risultare sempre vantaggiose – per loro – e sempre dannose – per te.
Una scorciatoia per uscire da questo tunnel senza pista ciclabile c'e'.
L'antica saggezza vedica indica chiaramente che noi si e' cio' che si mangia.
Ma la vulgata che pretende di trasformare questa saggezza in limite,
astenendosi dal mangiare certi – o tutti – gli animali, anziche' essere letta
come incitamento positivo, la sua prescrittivita' ne fa un fossile etico
superabile solo con slancio rivoluzionario.
Sei cio' che mangi? Bene! Mangia i ricchi!
L'antropofagia classista e' la scorciatoia per la soluzione immediata dei
problemi sociali:
alle mense i famosi brodini degli Agnelli sfameranno centinaia di senza tetto,
il brasato di Tronchetti Provera si sposa con la senape di Digione, la fettina
e il sottospalla di Colaninno (rispettivamente alla piastra e in forno con
patate e rosmarino) ti trasformeranno in un Mida buono.
Dai quartieri neri di Washington migliaia di lavoratori temporanei si
riversano verso Pennsylvania Avenue per il gran veglione alla Casa Bianca.
Ci si abbuffa di tutti gli abitanti.
Adesso la FIAT fa insaccati. Alla SEAT si sviluppa la linea di produzione di
suoi "zamponi di dirigente con lentejas" e "gazpacho di Borbone" per non
parlare dell'inimitabile "rabo de Aznar".
La General Motors e' celebre per i suoi pasti veloci di brokers, il "wall
street fast food". I bambini lo chiamano gia' "il mio wally" e in dono
ricevono i denti d'oro del proprietario fisico precedente del loro ripieno
farcito.
Eat the rich! Because you are what you eat!
.. e quando incontrerete i clienti di Vissani… il tovagliolo mettetelo
voi!"
Mahatma Bokassa
Noi siamo ciò che mangiamo, il nostro corpo utilizza la materia proveniente dall’alimentazione per sintetizzare i costituenti del nostro corpo, io mi guarderei bene dal mangiare un ricco.
Penso sia peggio di cibarsi di uno di quei polli chiusi in micro gabbie, le cui carni sono piene di stress e i cui muscoli sono flaccidi e poco ossigenati
I ricchi con tutte le menzogne che tengono in piedi, tutti i loro giochetti sporchi, con tutte le persone che han calpestato, l’avidità che li ha governati avranno carni veramente pessime con cui non ci farei nemmeno il cibo per cani.
Li metterei ad asfaltare migliaia di kilometri di ciclabili o li userei come segnaletica per indicare la strada da NOn seguire .
ciaoo
anarcoec
Hai toppato!!!
Ha ragione l’anarcoecologo che poi toppa miseramente nelle ultime righe.
Bisogna trovare un’altra strada.
Quando la trovo te lo dico.
A/A
boh?? ma siete pallosi???!!! :) non so che dirvi, ecco solo che leggo i vostri commenti. facciamo cosi’ avete delle richieste? vorreste leggere qualcosa in particolare su questo blogghe?? eh eh?? ehehehheh!!!