Archive for September 13th, 2007
Straordinaria iniziativa di un comune teutonico, per una migliore conviviabilita'
viene ideato e messo in opera lo spazio condiviso. Pedon-ciclisti&mezzi a motore.
Tutti insieme appassionatamente. Neanche la massa critica si era pensata una cosa
del genere, tenete d'occhio le citta' dell'esperimento, vedremo che succedera'
Via i semafori contro gli incidenti
La città tedesca di Bohmte adotta una strategia originale per contrastare gli incidenti: eliminare
le segnalazioni di stop
BERLINO – Il semaforo ha ormai le ore contate. Almeno nella città tedesca di Bohmte, dove da
oggi converrà tenere gli occhi ben aperti. Che siate un pedone o un automobilista non fa
differenza: non troverete luci verdi o rosse, né segnali di stop a guidare i vostri spostamenti
nel centro. Solo un indifferenziato «spazio condiviso».
VIA I SEMAFORI – L’obiettivo, a prima vista paradossale, è infatti quello di ridurre
drasticamente il traffico e il numero di incidenti. Per ottenerlo la giunta comunale ha deciso, a
partire da oggi, di eliminare completamente semafori e indicazioni di stop. Le 13.500 vetture
che transitano quotidianamente per queste strade dovranno vedersela, faccia a faccia, con i
pedoni. L’idea, che agli abitanti delle città italiane più caotiche può apparire folle, nasce da un
ingegnere olandese, Hans Monderman, ed è appoggiata dall’Unione europea, che coprirà metà
degli 1,2 milioni di euro necessari per fare piazza pulita dei tradizionali segnali di regolazione
del traffico.
UNO SPAZIO CONDIVISO – Alla base del progetto sta la filosofia dello spazio condiviso, un
approccio urbanistico in cui si vuole mettere sullo stesso piano pedoni, ciclisti e automobilisti,
responsabilizzando i singoli cittadini. L’eliminazione dei semafori e degli alt obbliga tutti i
protagonisti della strada a guidare con più cautela, e soprattutto a cercare il contatto visivo, a
guardarsi intorno e negli occhi costantemente. Nessuno potrà affidarsi ciecamente a un
segnale di via libera o di stop, ma dovrà negoziare le proprie mosse tenendo conto degli altri.
Anche perché è ormai assodato che la presenza di semafori, di strisce e simili segnali di per sé
non salvaguarda da incidenti.
FUNZIONERA’? – Una filosofia che è già stata applicata nella città olandese di Drachten – da
cui sono scomparsi addirittura i marciapiedi – e a cui sta pensando anche un comune a nord di
Berlino, Fuerstenberg/Havel. Forte di queste esperienze, il sindaco di Bohmte Klaus
Goedejohann è ottimista: «Il traffico non sarà più dominante». Ma non tutti sembrano
convinti: «Solo perché ha funzionato in Olanda non è detto che funzioni anche qui», ha
commentato Werner Koeppe, uno specialista dell’Istituto sul traffico di Berlino. La prova del
nove consisterebbe probabilmente nel testarlo in Italia.
Carola Frediani (repubblica.it)
12 settembre 2007