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18th August
2008
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Pedalare in gruppo con altre trecento persone
dà una sensazione incredibile, ma la prima volta fu strano.
Io ero abituato a viaggiare curvo sul manubrio in posizione di perfetta difesa,
e mi trovavo,  invece,  in un mucchio di persone con cui potevo parlare.

Travis Hugh Culley
Il messaggero

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18th August
2008
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Pedalare in gruppo con altre trecento persone
dà una sensazione incredibile, ma la prima volta fu strano.
Io ero abituato a viaggiare curvo sul manubrio in posizione di perfetta difesa,
e mi trovavo,  invece,  in un mucchio di persone con cui potevo parlare.

Travis Hugh Culley
Il messaggero

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7th February
2008
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I ricchi vanno in macchina

noi ci divertiamo!!!

EcoSpassO

 

 

27th January
2008
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17th January
2008
written by
14th January
2008
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possibili slogan per flyer diversi
 
vieni a ritirare il tuo ecoSpassO
in piazza graziano predielis (ex.pzza dei mercanti)
ogni giovedi’ ore 21.30

copia modifica e regala il tuo
ecospasso

io me la spasso
c’ho l’ecoSpassO

vado a spasso
col mio ecoSpassO

me la spasso
con l’ecoSpassO

me la spasso
assieme a l’ecoSpassO

9th January
2008
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Nataraj Meditation is dance as a total meditation,
disappearing in the dance, then relaxing into silence and stillness. 
There are three stages, lasting a total of 65 minutes.  

"Let the dance flow in its own way, don’t force it.  Rather, follow it; allow it to happen.  It is not a doing but a happening….  You are just playing with your life energy, playing with your bio-energy, allowing it to move in its own way."
– Osho, Meditation, The First and Last Freedom  

1.First stage: 40 minutes
With eyes closed dance as if possessed.  Let your unconscious take over completely.  Do not control your movements or be a witness to what is happening.  Just be totally in the dance.
 
2.Second stage: 15 minutes
Keeping your eyes closed, lie down immediately.  Be silent and still.

3.Third stage: 5 minutes
Dance in celebration and enjoy.

8th January
2008
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(illustrazione di tandala)
 
La nostra riflessione prende avvio dalla constatazione dell’esistenza
di almeno due modi di intendere le tecnologie propulsive:
etero-propulsione (motore indipendente
dell’occupante),auto-propulsione (motore connesso all’attività
psichica e dinamica
dell’occupante).La propulsione UFO sembra porsi in una via di
mezzo tra entrambe le strategie (per un approfondimento in
merito rimandiamo a Dossier UFO di Alan Watts).Su terra,invece,le
due modalità sono decisamente separate:il primo tipo,
(ferroviario,automobilistico,aerospaziale,etc.) è ampiamente
responsabile dell’attuale sistema politico,economico e culturale
(capitale-terra) avendo provveduto a fornire,mediante lo sviluppo
intensivo dell’industria pesante,quel territorio produttivo
indispensabile alla fase fordista del capitalismo.
L’eteropropulsione relega il corpo in un abitacolo che elimina
l’interazione tra il corpo e la direzionalità,riducendola ad un
interfacciamento (il volante,la cloche) statico e ristretto al solo
dinamismo delle braccia.L’autopropulsione,al contrario,
oltre ad essere meno innervata nella logica degli apparati di
replicazione del capitale,si presenta,nelle sue forme più riuscite,
come valorizzazione dell’intera energia dinamico-muscolare e
psicoemozionale del pilota impiegata nel direzionare il veicolo.
Caratteristiche delle tecnologie terrestri ad autopropulsione sono
quelle dell’efficienza,il basso costo (l’unico carburante
richiesto è il cibo),la resistenza (una tecnologia ad eteropropulsione
dura in media solo 10 anni),la compattezza (l’autopro-
pulsione permette di svincolare nel traffico prodotto dalle tecnologie
ad eteropropulsione ridisegnando e reinventando i
flussi cittadini disciplinati dal capitale),la salute (l’autopropulsione
migliora la forma fisica),la multisensorialità (chi fa uso di
autopropulsione percepisce più efficacemente di chi utilizza
eteropropulsioni:ciò consente di sviluppare interessanti
sensibilità psicofisciche),il rapporto con l’ambiente (l’autopropulsione
ottimizza l’interscambio con l’ambiente sensibilizzando
verso l’alterità).
Questa seconda matrice tecnologica,secondo studi confermati da
molte associazioni psicogeografiche.genera,con il suo
moto,linee anti-traiettoriali molto simili alle sky-line
dischiste,irriducibili a linee rette e ascrivibili a percorsi emotivi
(improvvise accelerazioni,brusche virate,pause).Ancora:se il primo
livello tecnologico evolve secondo direttive balistiche
primordiali (come afferma McLuhan il traffico cittadino è segno di
uno stadio divenuto ormai ironico e insensato della
tecnologia automobilistica),l’autopropulsione ha raggiunto,già
oggi,un livello funzionale tale da configurarsi come stadio
avanzato e maturo.E’ indubbio che il dischismo terrestre deriverà da
un salto qualitativo e quantitativo delle prime
tecnologie connesso alle strategie ecologiche e bio-tecnologiche delle
seconde.Ma allo stadio attuale,è alle seconde che
dobbiamo guardare per prefigurare un eso-planetarismo tecnologico
terrestre in senso dischista.Concentrarsi sullo
sviluppo delle tecnologie balistiche e ad eteropropulsione,è il modo
migliore per ritardare un salto tecnologico decisivo
mancando l’opportunità politica di promuovere cultura contattista
qui ed ora.Da queste premesse deriva la nostra
proposta di guardare alla bicicletta (la tecnologia più evoluta in
campo di autopropulsione) come mezzo,non solo di
prefigurazione al dischismo,ma già,operativamente,come tecnologia
ad attitudine esoplanetaria.Con la sua capacità di
ridisegnare le configurazioni metropolitane,la bicicletta inventa nuovi
traggitti antitraiettoriali nella città.Nel fare ciò la
logica che la guida precorre le strategie di contrazione
spazio-temporale (scorciatoie non convenzionali,violazione dei
sensi vietati,reinterpretazione del codice della strada) proprie dei
viaggi interplanetari dischisti effettuati a modalità curvatura.
In altre parole,la riconfigurazione delle linee metropolitane ad opera
del velocipede si presenta già come una prefigurazione
del viaggio interplanetario effettuato sfruttando le scorciatoie
spazio-temporali della logica anti-traiettoriale.
 
Comments Off on ufociclismo – virtù infantile del dischismo
4th January
2008
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attenzione, olivier théron ha cambiato indirizzo, mandate le vostre cartoline di sostegno e solidarietà
al seguente indirizzo:

OLIVIER THERON
N ecrou 10569   cellule 143A 1er MH2
Rue Danielle Casanova
MAISON D’ARRET DE SEYSSES
31603 MURET CEDEX
FRANCIA

chi e’ Olivier:

Olivier Théron fondatore della Vélorution di Tolosa, è stato
incarcerato il 30 novembre scorso in seguito al cumulo di tre condanne
minori:

* oltraggio per lancio di yogurt sull’automobile dell’allora ministro
dell’interno Sarkozy (4 mesi).
* intralcio alla circolazione e resistenza a pubblico ufficiale alla
fine di una manifestazione autorizzata di ciclisti (2 mesi).
* oltraggio a magistrato solo per aver chiesto sotto forma di lettera,
spiegazioni sugli impedimenti all’esercizio del suo diritto alla
difesa (1 mese).

Attualmente si trova nel carcere di Seysses con una condanna
complessiva a 7 mesi.
La decisione del procuratore di mettere in cella Olivier è una
decisione politica.
Nessuno dei fatti incriminati ha causato danni ad alcuno.
Si è voluto colpire una persona che in 5 anni ha contribuito a creare
un movimento veloruzionario, basato sul libero scambio, sui laboratori
di riparazione, di recupero e di riciclaggio; ha messo in opera uno
strumento collettivo prezioso per l’autonomia dei ciclisti e per la
riappropriazione dello spazio urbano.
Infos:

https://olivierlibre.toulousecampus.info/wiki

http://cmroma.tmcrew.org/?p=28

http://toulouse.indymedia.org

comitato di sostegno di Tolosa:

olivier.libre@no-log.org

CENA DI SOTTOSCRIZIONE
PER SOSTENERE LE SPESE LEGALI DI OLIVIER THÉRON
Venerdì 11 gennaio 2008 – Ore 20:00
Presso il C.S.O.A. Ex Snia Viscosa
Via Prenestina 173  –  Roma  (Pigneto)
http://www.exsnia.it
 

Comments Off on Velorution aggiornamenti Olivier Théron
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